L’uso improprio dei farmaci

Ogni giorno vado in farmacia, compro una scatola di pastiglie e questo mi fa sentire bene.
Ogni giorno il farmacista si spazientisce perchè non ricordo il nome dei farmaci e chiedo le pastiglie rosa o quelle verdi e, non so perchè, ma questo ai dottori dà molto fastidio.

Quasi ogni giorno il mio farmacista fa lunghi discorsi sulla farmacodipendenza e mi guarda con disappunto.
Quando non parla di dipendenza, il mio farmacista dice che un uomo con il mio aspetto, anche se ho 70 anni, non dovrebbe avere bisogno di tante medicine. Quando non dice questo, il mio farmacista cerca di convincermi a sostituire le medicine con orribili compresse verdi e ruvide a base di estratti vegetali.

Ogni sera torno a casa, apro le scatolette, estraggo tutte le pastiglie colorate e provo una gran soddisfazione.
Il mio farmacista non sa che con le sue preziose pillole e un pò di colla io passo le mie serate a costruire deliziosi oggetti colorati.
Lui non sa la gioia che provo nel vederle schierate sul tavolo con le loro forme perfette e i colori sgargianti, pronte per essere incollate.

Non sa come questo mi rilassi e mi aiuti a prendere sonno.
A volte il mio farmacista parla di ‘uso improprio dei farmaci’ e a me viene da ridere.

Annalisa Sacco

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